Il Mala: cos’è e come si usa per Meditare

il mala cos'è e come si usa

Se vi interessate alla meditazione, forse avete già sentito parlare dei mala. Si tratta di collane o braccialetti che si utilizzano come supporto alla meditazione.

Il mala tradizionale è composto da 108 perle (più una, la «perla del guru» o «del monte Meru», spesso accompagnata da un tassello o da un ciondolo) ma esiste anche in versione da polso, con 27 perle, cioè 108 (numero sacro per gli induisti) diviso quattro. Si utilizza come un rosario, di solito recitando un mantra per scandire i tempi della meditazione e avere un supporto su cui concentrare la mente. Si parte dalla pietra più grossa (che però non viene contata) e, completato il giro, si torna indietro, fino ad esaurire il numero di ripetizioni desiderate.

La perla del guru è più grossa delle altre, ed è quella da cui si parte e a cui si arriva dopo un ciclo completo di ripetizioni. Serve semplicemente come punto di riferimento. Ora abbiamo i timer, in cucina o nel telefono cellulare, ma la meditazione ha origini antiche e il mala serviva anche per stabilire un periodo da dedicare alla meditazione.

Il mala si tiene con la mano destra (ma ci sono diverse scuole di pensiero) e si fa scorrere con il pollice, ripetendo il proprio mantra. Il dito indice (che rappresenta l’intelletto) dovrebbe rimanere teso e non immischiarsi nella pratica della meditazione. Se utilizzate un mala da polso, dovreste fare quattro giri (oppure otto, sedici… insomma, le ripetizioni dovrebbero essere 108 o un multiplo di 108).

Come scegliere il vostro mala

Il mala può essere fatto di di pietra, di osso, di legno o di semi. Se credete alle proprietà di questi materiali, sceglierete in base ad esse. Qui elencavo, ad esempio, alcune proprietà delle pietre. Anche i vari tipi di legno hanno le loro particolari proprietà. Si dice, ad esempio, che il legno di sandalo attragga le vibrazioni positive e aiuti a fare chiarezza nella mente. Ai semi di rudrashka (che rappresentano il terzo occhio di Shiva) si attribuiscono poteri soprannaturali. Quelli di loto avrebbero invece un effetto calmante, mentre i mala di osso hanno il compito di ricordarci l’impermanenza di ogni cosa, e in particolare della nostra vita, stimolandoci a viverla pienamente.

Quando acquistate un mala, contate le perle, non tanto per l’importanza del numero 108 quanto per valutare la serietà del produttore, e assicuratevi che ci sia un nodo tra una perla e l’altra. In questo modo eviterete di vederle rotolare sul pavimento (mi è già successo!) se il vostro mala dovesse accidentalmente rompersi.

Scegliete in base al vostro intuito o alle proprietà ricercate, e indossate il mala al collo o al polso per ricordarvi di vivere nel “qui e ora” anche quando non state praticando.

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