La Sofrologia

Da circa un mese frequento un corso di preparazione al parto. Sembrerà strano, dopo aver partorito due volte, ma per Leonardo avevo frequentato un corso di pessima qualità, tenuto da un’ostetrica a cui avevano affidato quel compito per toglierla dalla sala parto, visto il suo pessimo carattere.
Per Gloria non ho frequentato nessun corso (fino all’ultimo non sapevo neanche dove avrei partorito). Questa volta avevo voglia di prendere in mano la situazione. Mi è stata consigliata un’ostetrica molto competente, molto dolce ed umana. Oltre alla preparazione al parto in senso stretto ho trovato in lei una persona con cui parlare in un periodo difficile della mia vita. Ogni settimana esco dal suo studio “ricaricata”. Questo grazie anche alle sedute di sofrologia che propone alla fine di ogni corso.

La Sofrologia è una disciplina inventata dal dottor A. Caycedo negli anni ’60. Ha come obiettivo la conoscenza profonda dell’Uomo e la ricerca dell’armonia.

Gli effetti attribuiti alla pratica della sofrologia sono numerosi: diminuzione dello stress, migliore qualità del sonno, migliore gestione delle emozioni, maggiore concentrazione, maggiore energia, miglioramento delle relazioni interpersonali, maggiore autostima, armonia di mente, corpo ed anima, maggiore capacità di vivere nel qui e ora.
Esistono ben 12 livelli di pratica. Per il momento posso parlare solo del primo, che sto sperimentando e che è legato alla corporalità. Si tratta di una tecnica di rilassamento (un po’ come nello yoga) che permette di raggiungere uno stato  di rilassamento profondo, mantenendo la mente vigile. Una voce (l’insegnante, o sofrologo) accompagna verso questo stato di relax, dopodiché propone di visualizzare delle situazioni (ad esempio il parto ideale). Questo aiuta ad esempio a prepararsi per un evento potenzialmente stressante (un colloquio di lavoro, un esame, una partita importante). La mente ha già vissuto questa situazione con successo attraverso la seduta di sofrologia e quindi, teoricamente, si è meno stressati/spaventati e più ottimisti. Anche il corpo è preparato, come se avesse realmente vissuto quella situazione in precedenza.
Non ho ancora abbastanza elementi per poter parlare approfonditamente di questo argomento. Mi limitero’ quindi, per ora, a raccontare la mia esperienza fino ad oggi.
La seduta di sofrologia settimanale mi fa star bene. Ho deciso quindi di acquistare un CD con alcuni esercizi guidati. Ce ne sono diversi, tra cui uno per migliorare la qualità del sonno, un per le donne in attesa, e uno per i bambini.
Inizialmente ho provato quello per il sonno. Sono un’insonne cronica. A fine gravidanza poi non ne parliamo. Oltretutto ultimamente Gloria ha ripreso a svegliarsi di notte. Ormai ha tre anni e mezzo e da (ben) un anno e mezzo non ci dava questo tipo di problema. Si sveglia di notte piangendo per i motivi più disparati e (apparentemente) insensati: “questo letto è troppo grande”, “mi è caduto il doudou (il suo pupazzo preferito)”, “la coperta è messa male” ecc. Abbiamo tentato invano di spiegarle che poteva alzarsi e venire da noi, oppure chiamare semplicemente senza bisogno di piangere, ma niente da fare. Abbiamo associato questo fenomeno alla mia gravidanza, nonostante i bambini sembrino molto felici per la sorellina in arrivo. Anche Leonardo aveva ricominciato a svegliarsi di notte quando aspettavo Gloria.
Comunque, tornando al mio CD, quello del sonno è per me un tasto dolente. Ho quindi cominciato con l’esercizio relativo. Risultato: mi addormento immediatamente (di solito mi ci vogliono ore). Da brava scettica, mi sono detta che semplicemente ascoltare cio’ che la voce dice mi impedisce di pensare ad altre cose più o meno sgradevoli che possono ostacolare il sonno. Sarà tutto qui? Chi se ne importa. Funziona, e quindi ascolto il mio bel CD ogni sera. Durante il giorno, se ho 5 minuti, faccio anche l’esercizio per le donne incinte, durante il quale si visualizza il bebé e si entra in contatto con lui.
Dopo qualche giorno mi sono detta che valeva la pena di provare l’esercizio per i bambini. Si tratta di una specie di “favola”, di un viaggio immaginario suggerito ai bambini, con delle visualizzazioni gradevoli (passeggiata nel bosco, uccellini che cantano, ecc…). Lo si ascolta la sera, nel letto, e il suo scopo è quello di favorire il sonno.
Leonardo lo ascolta con piacere e segue tutto cio’ che la voce-guida suggerisce. Gloria scalpita un po’ di più. Non si addormentano durante la storia, ma fin dalla prima volta, Gloria ha smesso di svegliarsi la notte.
Come questa cosa funzioni non l’ho ancora capito bene, fatto sta che funziona. Almeno per noi. E ancora una volta mi trovo a dover ringraziare la Vita che, in questi mesi, mi ha bombardata di prove abbastanza difficili, ma anche di persone meravigliose che mi hanno dato aituo e solidarietà, tra le quali Suzanna, l’ostetrica dell’ospedale di Annecy che si occupa di me, e Isabelle, che tiene i corsi di preparazione al parto e di sofrologia.
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