I Principali Tipi di Meditazione

Claudia Porta Meditazione

Attraverso la meditazione puoi riuscire a governare la tua mente, a vivere una vita equilibrata e a trovare la felicità in te, smettendo di pretendere che siano gli altri (persone o avvenimenti) a renderti felice. Ma come districarsi tra tutte le proposte disponibili? Ve ne descrivo qui , a grandi linee, alcune tra le principali:

Vipassana

Io pratico la meditazione Vipassana, una tecnica messa a punto nientemeno che da Gotama il Buddha, e che si basa sulle sensazioni del corpo. Per impararla è necessario un corso intensivo di dieci giorni. Io l’ho fatto e mi ha cambiato la vita. I corsi sono gratuiti, ma la struttura accetta donazioni (necessarie per il suo sostentamento) da parte degli allievi che hanno portato a termine l’esperienza. Per saperne di più leggi “Vipassana, l’arte di vivere” e “Vipassana, la mia esperienza“.

Zazen

A differenza della meditazione Vipassana, in cui la postura è relativamente libera, la meditazione zen si pratica nella posizione del loto, del mezzo loto o semplicemente a gambe incrociate, seduti sullo zafu, che è molto più di un semplice cuscino. La postura è una parte fondamentale di questa tecnica, e la quinta vertebra lombare è la chiave di volta della postura. Spingendola in avanti si allinea perfettamente la colonna. Solo a partire da questo momento si può iniziare a meditare, ad occhi aperti, contemplando il muro di fronte a sé.

Mindfulness

La mindfulness non è altro che presenza mentale. Si tratta di essere consapevoli di ciò che stiamo facendo, di ciò che stiamo vivendo, in qualunque momento. Durante il protocollo MBSR vengono proposti diversi stili di meditazione formale, tra i quali ciascuno potrà trovare quello che più gli si addice, ma la caratteristica principale di qusta pratica, ispirata alla tradizione Vipassana, è la presenza mentale nei gesti e nelle azioni del quotidiano.

Meditazione su un Mantra o su un Passaggio

Si tratta di ripetere, mentalmente o ad alta voce, una parola, una frase, un passaggio, una preghiera. Concentrando la mente su questo messaggio positivo, la si libera dai pensieri negativi e la si “riprogramma”. Qui trovi alcuni esempi di mantra e le istruzioni su come utilizzarli.

Meditazione Trascendentale

Questo stile di meditazione si pratica utilizzando un mantra personalizzato, trasmesso dal maestro all’allievo.

Meditazione su un oggetto o su un’immagine

Che sia la fiamma di una candela, un crocifisso o un mandala, il principio è simile a quello del mantra: si concentra la propria attenzione su un’immagine positiva, in modo da assorbire le qualità dell’oggetto della nostra contemplazione o, semplicemente, da lasciar “evaporare” ogni pensiero.

Ho sperimentato quasi tutte queste tecniche e, pur avendo una predilezione per Vipassana, sono convinta che anche le altre siano valide. Come scegliere, allora? Opta per la via più semplice. Meditare è un impegno che richiede costanza e forza di volontà. Ne vale certamente la pena ma questo lo scoprirai solo dopo un certo periodo. Per cominciare, quindi, meglio facilitarsi la vita, per ridurre il rischio di “mollare” troppo presto. Alcune tecniche (come la meditazione su un mantra o sulla fiamma di una candela) possono essere praticate anche da soli. Altre (come il ritiro di Vipassana o la seduta di Zazen) richiedono, almeno inizialmente, la presenza di un maestro. Comincia con la tecnica che ti sembra più semplice da attuare, più facile da inserire nelle tue giornate, e portala avanti quotidianamente per almeno due o tre mesi. A questo punto avrai senz’altro voglia di approfondire e potrai informarti sulle altre opzioni e sugli eventuali centri che le propongono.

Ti è piaciuto questo post?