Come Aiutare gli Uccelli a Sopravvivere all’inverno

Nel nostro giardino abbiamo numerosi alberi da frutta, i cui prodotti condividiamo con i nostri amici uccelli, che vengono a trovarci numerosi ogni giorno.
Da quando vivo in campagna, mi sono appassionata all’osservazione di queste straordinarie creature.
Fino a poche settimane fa, avevamo ancora qualche mela sull’albero, per deliziare i nostri amici volatili.
Ora che il freddo si fa più intenso, abbiamo deciso di aiutare i nostri piccoli visitatori a sopravvivere all’inverno.
Ci sono due diverse scuole di pensiero in proposito. C’è chi pensa che non si debbano nutrire gli uccelli durante l’inverno, per non interferire con il processo di selezione naturale.
Personalmente ritengo che, al giorno d’oggi, di naturale sia rimasto ben poco (anche nella mia amata campagna, che è comunque disseminata di case) e che gli uccelli, cosi’ come molti altri animali selvatici, soffrano per mancanza di cibo a causa dell’urbanizzazione, dell’agricoltura intensiva che modifica il paesaggio, dei pesticidi e degli interventi dell’uomo in generale.
In casa nostra abbiamo quindi deciso che sfameremo i nostri amici anche durante la stagione fredda, quando per loro è più difficile procurarsi il cibo.
Per chi volesse fare altrettanto, daro’ di seguito qualche consiglio. Tengo a precisare che questo discorso vale in campagna cosi’ come in città.
Potete sistemare nel vostro giardino o sul vostro balcone una mangiatoia, da riempire con semi vari che potrete acquistare in un negozio specializzato o con quelli che utilizzate in cucina e che avete nella vostra dispensa. Oppure, se avete occasione di passeggiare in campagna, potete approfittarne per procurarvi qualche pannocchia da sgranare.
Potete anche confezionare delle “palline” di semi o delle “pigne ai semi“,  facendo attenzione a posizionarle fuori dalla portata dei predatori (essenzialmente i gatti).
In effetti gatti ed uccelli non sono proprio compatibili. Se avete dei gatti sarà meglio lasciar perdere gli uccelli. Lo so, voi amate tutti gli animali, ma proprio per questo sarà necessario fare una scelta.
Il nostro giardino è frequentato essenzialmente da uccelli, e io sono allergica al pelo del gatto, quindi per me la scelta non è stata difficile.
Durante le nostre sedute di “birdwatching” abbiamo potuto notare che questo tipo di “pasto” (la pigna o la pallina) è particolarmente pratico per i piccoli uccelli come passeri, pettirossi, cinciarelle e cinciallegre. I merli che frequentano il nostro giardino si mettono invece ai piedi dell’albero e aspettano che i piccoli sopra citati facciano cadere qualche seme.
Se desiderate quindi nutrire uccelli di più grandi dimensioni, è preferibile utilizzare una mangiatoia.
Se poi volete essere davvero i migliori amici degli uccelli che vivono dalle vostre parti, potrete fornire loro acqua e riparo.
Acqua per dissetarsi e per farsi il bagnetto (un contenitore largo e profondo pochi cm sarà perfetto sia per abbeverarsi che per la toilette, indispensabile agli uccelli). Ricordate che d’inverno l’acqua puo’ gelare. Sarà quindi preferibile fornire acqua tiepida e controllarla regolarmente. Non posate il contenitore a terra: oltre ad essere pericoloso per quanto riguarda i predatori, l’acqua gelerebbe più infretta.
Per chi proprio vuole rovinarsi, esistono in vendita apposite vasche riscaldate.
Un’altra idea per venire aiuto ai nostri amici uccelli è la casetta. Come sapete, molti di loro nidificano nelle cavità naturali (spesso nei tronchi degli alberi), che si fanno sempre più rare. Offrire loro un riparo sicuro, nel quale potranno costruire un nido, rifugiarsi per dormire e poi, in primavera, deporre le uova ed allevare i loro piccoli sarà per loro un grande aiuto e per voi, che potrete osservarli da vicino, una grande soddisfazione.
Esistono in commercio delle casette apposite, ma se ne avete voglia potrete costruirne una. I bambini saranno pazzi di gioia.
La casetta per gli uccelli deve esseere più naturale possibile: l’interno non deve essere trattato o dipinto.
Ogni specie di uccello ha le sue esigenze particolari. Qui vedremo come creare una casetta per i più comuni tra i piccoli uccelli.
La base dovrebbe misurare circa 15×15 cm. Di 15 cm circa dovrebbe essere anche la distanza dal fondo del foro di entrata/uscita, il cui diametro puo’ variare dai 3 ai 4,5cm, in base al tipo di uccello che desiderate ospitare. La casetta dovrà essere resistente ed impermeabile.
Per ragioni puramente egoistiche, noi abbiamo appeso la nostra “pigna” su un albero che possiamo vedere dalla nostra sala da pranzo. Cosi’ quando siamo seduti a tavola, possiamo goderci lo spettacolo dei nostri invitati che mangiano a loro volta.
Nutrire e proteggere gli uccelli puo’ essere un’attività istruttiva e interessante per tutta la famiglia. Fornire loro il nutrimento permette di poterli osservare tranquillamente senza pero’ disturbarli (dalla finestra, per esempio). Potrete approfittarne per procurarvi un libro che illustri gli uccelli presenti nella vostra regione ed imparare ad identificarli. Io che, da cittadina di nascita, conoscevo solo i piccioni (e nemmeno li amavo) mi sono divertita molto a scoprire, insieme ai miei figli, i nomi dei nostri piccoli visitatori, ad osservarne le abitudini, i periodi in cui si presentano, i diversi modi in cui nidificano e (ci stiamo lavorando) a riconoscerne il canto.
Inoltre insegnerete ai vostri figli, con l’esempio e non con le parole, a prendersi cura della natura e delle altre creature, senza necessariamente impadronirsene chiudendole in una gabbia.
Un’ultima raccomandazione: se iniziate a nutrire gli uccelli quest’inverno, dovrete prendervi l’impegno di farlo fino alla fine: loro si abitueranno e torneranno regolarmente. Interrompendo bruscamente questo “rifornimento” sul quale loro contano, mettereste in pericolo la loro vita.
In primavera, invece, sarà opportuno sospendere. Tra aprile e settembre, gli uccelli nutrono i loro piccoli. In questo periodo il nutrimento abbonda, soprattutto gli insetti che sono di gran lunga il cibo ideale per i piccini.

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