Il barattolo degli obiettivi

Qualche anno fa ho iniziato ad appassionarmi ai fiori di Bach. Non ho competenze scientifiche per sapere se siano effettivamente efficaci o meno e non mi interessa minimamente. Quando ho un problema, cerco il rimedio adatto sul mio libricino, prendo le gocce e… funziona! Placebo? Non mi interessa. A me basta che funzioni. Anzi, se avessi la certezza che si tratta di effetto placebo sarei ancora più contenta: un’ulteriore dimostrazione del potere della mia mente. Ma al tempo stesso sarei delusa perché credo che l’effetto svanirebbe immediatamente.

Ma non è di questo che volevo parlare. Sfogliando il libro alla ricerca del rimedio del momento, ne trovavo anche di “generici” che reputavo adatti a me, e facevo le orecchie al libro per ricordarmi di acquistarli. A volte il libro tornava sullo scaffale per mesi o addirittura per anni e la cosa più interessante, ogni volta che lo riprendevo, era notare come tutte quelle pagine a cui avevo fatto le orecchie non fossero più d’attualità. I rimedi di cui pensavo di aver bisogno qualche mese prima non mi sembravano più adatti alla mia situazione attuale.

Ero felice di constatare che nel frattempo (in alcuni casi ricorrendo ai fiori, in altri no, e in altri ancora nemmeno me lo ricordavo) avevo superato alcune delle mie difficoltà. Toglievo le vecchie orecchie e ne facevo di nuove. Perché le difficoltà purtroppo non finiscono mai. Questo rituale si produceva diverse volte all’anno e faceva parte della mia auto-terapia.

Parlo al passato perché è da tanto che non uso i fiori di Bach ma la cosa potrebbe tornare d’attualità. Lavorando con l’ipnosi sulla determinazione degli obiettivi ho pensato che sarebbe interessante fare un lavoro del genere per tenere traccia della propria evoluzione personale. Ogni volta che mi fisso un obiettivo lo scrivo su un pezzetto di carta e lo metto in un barattolo. Lo guarderò tra uno, due, dieci anni… e mi congratulerò con me stessa per i traguardi raggiunti. Ovviamente ci saranno anche quelli non raggiunti e quelli dimenticati, ma… così è la vita. Anche in questo caso sono certa che sarà utile rileggerli.

Un’idea che suggerisco anche a te, e che può essere attuata insieme ai bambini, a patto che ciascuno determini i propri obiettivi senza condizionamenti altrui.