Affrontare i propri problemi. Qui e ora.

Secondo Laurent Bertin, ipnoterapeuta francese, molti di noi danno un’importanza eccessiva alla ricerca dell’origine dei propri problemi. Bertin cita un esempio preso in prestito da un collega:

Immagina di essere in bici e di pedalare tranquillamente. Ad un certo punto… PFFFFFF. Ti accorgi che fai sempre più fatica a pedalare, e finisci per fermarti e scendere dalla bicicletta. Scopri di avere una gomma bucata. Ti guardi intorno, vedi un pezzo di vetro e pensi «Ecco, è stato questo». Poi, un po’ più in là, vedi un chiodo: «O forse questo». Poi ti ricordi che scendendo dal marciapiede hai sentito un rumore strano. Forse è proprio in quel momento che la gomma si è bucata. Probabilmente non riuscirai a stabilire la causa ma in fondo cosa importa? Ciò che conta è che c’è una gomma bucata. È da questa constatazione che bisogna partire per poter tornare a passeggiare in bicicletta. Bisognerà procurarsene una nuova e sostituirla.

Spesso quando abbiamo un problema vogliamo a tutti i costi ricercarne la causa. Vogliamo poter dire: «Ho bucato per via di un chiodo» o «di un pezzo di vetro» o ancora «di un marciapiede». Non ci diamo pace finché non ne abbiamo trovato l’origine, quando potremmo usare tutto quel tempo e quelle energie dirigendole verso la soluzione. Confondiamo la causa, che appartiene al passato, con il problema, che è nel qui e ora.

Concentrati sul qui e ora

Quando lavori su una difficoltà, invece di concentrarti ciò che lo ha provocato, cerca di focalizzarti sul problema. Il problema ha sempre una soluzione. Non serve andare a scavare nel passato: la sofferenza è qui, e dobbiamo occuparcene ora. Certo, in molti casi la sofferenza ha origine nel passato: un trauma, un malinteso, un insieme di convinzioni e credenze negative. Se la causa è chiara o se emerge nel corso del lavoro che facciamo su noi stessi possiamo dedicarle un po’ della nostra attenzione, ma attenzione a non cadere nella trappola di concentrarti più sulla causa che sul problema stesso e sulla sua soluzione.

Il nostro cervello cerca un senso a ciò che ci accade, cerca di schematizzare e di spiegare ogni esperienza: fa parte del suo lavoro. Ma gli eventi della vita non hanno sempre una spiegazione logica, come a volte non ne ha una la sofferenza. Basti pensare ai personaggi ricchi e famosi che si sentono tristi e sognano la nostra «vita normale».

Ogni problema andrebbe quindi affrontato nella sua attuale manifestazione. Imparare a lasciare andare ciò che è stato è il primo passo per proseguire il nostro cammino con maggiore serenità. È vero, il nostro passato, o meglio il modo in cui abbiamo vissuto ciò che ci è accaduto in passato, fa parte di ciò che siamo diventati. Ma il modo in cui scegliamo di vivere ciò che accade oggi e di rapportarci a ciò che abbiamo vissuto in precedenza determina ciò che saremo domani.