Wondy sono (anche) io

wondy

Sabato scorso al mammacheblog ho avuto occasione di incontrare Francesca del Rosso, in arte Wondy, autrice del blog “Le chemio avventure di Wondy” e del libro “Wondy – Ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro” edito da Rizzoli. Durante il suo intervento, Francesca ha parlato della sua malattia e del modo in cui l’ha vissuta. La cosa più incredibile era la serenità e la positività del suo approccio.

Quando hai il cancro puoi permetterti tutto” ha detto. Se vuoi cambiare marito, mandare al diavolo il tuo capo o rinchiuderti in un ashram, nessuno ti giudicherà per questo. “Siccome la mia vita mi piaceva così com’era, non ho cambiato nulla”.

Questa frase ha acceso in me una lampadina. Sentiamo ogni giorno storie di persone che, durante o dopo una malattia, cambiano completamente vita. Ed è una cosa positiva, se questo le porta nella direzione in cui davvero vogliono andare. Ma perché aspettare di essere confrontati alla paura di morire? Questa donna mi ha colpita per la sua forza. Una forza che era già presente in lei prima che il cancro andasse a bussare alla sua porta. Una forza contro la quale la malattia non ha potuto fare altro che battere in ritirata. Questa donna ha saputo costruirsi la vita che voleva, al punto che, confrontata con la malattia, non ha sentito il bisogno di cambiarne una virgola.

Quanti di noi possono dire lo stesso? Se sapeste di avere il cancro, che cosa cambiereste? Io ho deciso di non aspettare più, e di cambiare queste cose ora. Perché, come dice Francesca, Wondy sono (anche) io.