La Magia della Scrittura


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Ci siamo. È arrivato anche per Chiara quello che è, probabilmente, il mio momento preferito in assoluto: quello in cui i bambini scoprono la magia della scrittura e poi della lettura. Ho vissuto questa meravigliosa esperienza per tre volte, e tutte e tre in maniera differente. Leonardo aveva cinque anni e frequentava la scuola steineriana, dove l’apprendimento della scrittura e della lettura non è proposto prima dei sette. Ma la sua voglia di conoscere, di capire, di decifrare e di comporre quelle magiche sequenze di lettere che ti aprono un mondo tutto nuovo lo ha spinto ad imparare da solo, lasciando noi genitori letteralmente a bocca aperta.

Gloria ha imparato con l’approccio Montessori. Questa volta eravamo non solo preparati ma anche implicati nel processo, ed è stato bellissimo veder sbocciare questa competenza in modo tanto naturale.

Chiara ha unito le competenze sviluppate a scuola con l’esempio dei fratelli più grandi ed è attualmente immersa nel magico mondo della scrittura. Questa volta, alla solita sensazione di stupore e meraviglia, si associa un po’ di malinconia al pensiero che stiamo vivendo questa esperienza per l’ultima volta (no, non sono pronta per pensare ai nipotini!).

Motivo in più per viverla intensamente insieme a lei, e per godersi questo momento (sicuramente passeggero) in cui per farla felice basta un foglio e una penna, e sull’iPad sceglie, invece dei giochi, le applicazioni didattiche.

Quale momento migliore per provare Appen?

Quando ho visto che alcuni colleghi blogger la stavano testando, ho scaricato l’applicazione (gratuita e utilizzabile anche senza la penna) e ho inserito la penna tra le cose da acquistare per Natale. Poi la proposta è arrivata anche a me, così posso parlarvene in tempo perché possiate – se vi piace – farla trovare ai vostri bambini sotto l’albero.

L’applicazione propone attività didattiche per la scrittura e il calcolo, con due diversi livelli di difficoltà per bambini al di sotto o al di sopra dei cinque anni; disegni da colorare ma anche la possibilità di disegnare a mano libera (interessante il fatto che il tratto sia più o meno spesso in base alla pressione, come con le matite colorate) e due giochi educativi. Nel primo, il bambino deve “grattare” la superficie dello schermo (come un gratta e vinci). Piano piano verrà fuori un’immagine: bisognerà indovinare di cosa si tratta il più rapidamente possibile. Il secondo è una gara su pista, in cui bisogna accompagnare l’automobile nel suo percorso con l’aiuto della penna, esercitando tutti i muscoli che saranno implicati nell’apprendimento della scrittura.

Fermo restando che per me nulla può sostituire carta e penna, avere qualcosa di adeguato da proporre quando il bambino vuole giocare con il tablet “come i grandi” o in situazioni come sale d’attesa e simili è senz’altro un asso nella manica.

L’applicazione è compatibile con tutti i dispositivi iOS con sistema operativo iOS 4.3 o superiore, con touch screen e sistema audio/microfono combinato, che sono necessari per attivare la funzione di sensibilità alla pressione.

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Questo post è offerto da APPen, la prima penna col tratto sensibile alla pressione, pensata per colorare e disegnare, imparare e giocare direttamente su tablet e smartphone