Il potere della mente

Monet London

Potenza della musica. E’ bastata una canzone (questa) a far esplodere nella mia mente una valanga di ricordi.

L’ascoltavo sempre durante l’anno trascorso a Londra, tra il 1999 e il 2000. Aiuto. E’ già passato così tanto tempo?

Già dal primo giorno, ho iniziato ad andare in giro per negozi a distrubuire curriculum. Qualcuno mi ha fissato un appuntamento per un colloquio o per una prova. Ad un certo punto, in un negozio di scarpe in High Street Kensington mi hanno detto, dopo una veloce occhiata al mio curriculum, “ok, inizi domani”. Io ho sgranato gli occhi. “Ma non volete provarmi prima?”. No, si vede subito che vai bene.

Due giorni dopo il mio arrivo, già lavoravo. I miei colleghi erano (giuro che non è una barzelletta) un italiano, una francese e uno spagnolo. Ogni giorno parlavo quattro lingue contemporaneamente. Mi sono divertita tantissimo a vendere scarpe. Ho incontrato personaggi famosi, artisti, mogli di sceicchi che passavano, sceglievano e poi l’autista veniva a ritirare. Attori scapestrati, turisti e anche una ragazza italiana che quando le ho chiesto cosa facesse a Londra mi ha risposto, sottovoce, “lavoro di notte”.

Un giorno, poi, è successa una cosa davvero incredibile. Mi chiedo come sia possibile che io non ve l’abbia ancora raccontata.

Secondo alcuni, la mente umana è tanto potente da poter attirare a sé ciò che desidera. Shakti Gawain (come anche Rhonda Byrne e Lynne Mc Taggart) è una sostenitrice di questa teoria.

La storia che sto per raccontarvi potrebbe essere un esempio da inserire in uno di questi libri.

Ora però devo scappare. Ve la racconterò domani…

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