We Own The Night

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Lo so, lo so, nelle scorse settimane non ho praticamente parlato d’altro. Concedetemi ancora qualche riga su questa esperienza meravigliosa e poi, prometto, torneremo a parlare (anche) di altro.

Sopra vedete una “fetta” delle 3042 donne presenti a “We Own The Night” al momento della partenza.

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Qui siamo invece lungo il percorso, uno splendido giro attraverso le vie di Milano (ma come, Milano non era quella città “brutta”?) passando anche dentro l’arena, tanto per convincersi di essere delle atlete “serie”.

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Qui sopra, invece, alcune delle amiche del gruppo #runningformommies. Da sinistra: Martina, io, Ramona e Bruna. Non conosco l’ultima runner a destra ma non importa, quel giorno eravamo tutte amiche.

Non avendo mai partecipato ad una competizione, non sapevo bene come mi sarei regolata: si corre insieme? Ogniuna per i fatti suoi? Si sgomita per sbaragliare le avversarie?

Mentre Ramona, la nostra “punta di diamante” sfrecciava in avanti e Bruna scompariva tra la folla dopo avermi avvisata: “Da adesso non sento più” prima di immergersi nella sua playlist, mi sono acodata a Martina ed Elisabetta, runner esperte che correvano ad un passo che mi sembrava sostenibile. Sono state per me un sostegno ed un punto di riferimento durante tutto il percorso, e un trampolino di lancio per lo “sprint finale” che mi ha condotta al traguardo.

Se un giorno mi avessero detto che sarei stata così felice di arrivare n.1803 in una competizione, non penso che ci avrei creduto. Ho anche perso l’unica vera sdfida che speravo di vincere: quella con me stessa, l’obiettivo di tagliare il traguardo in meno di un’ora. Ma ho comunque migliorato il mio tempo (1h03 inivece che 1h05) e questa è già una bella soddisfazione.

Indimenticabile l’atmosfera tra le vie della città, dove la gente ci incoraggiava con parole, gesti e persino con la musica (vabbè, sorvoliamo sugli automobilisti impazienti che suonavano il klaxon irritati… è pur sempre Milano ;-)).

Dopo la corsa, una bella pizza con Bruna e suo marito (così belli che sembrano usciti da una rivista), le Funky Mamas e la mia cara amica Smamma, che ho tenuto sveglia con le mie chiacchiere fino alle 2 di notte.

Ringrazio di cuore tutte queste persone, che hanno reso davvero unica questa esperienza. E poi Tom Tom Italia, che mi ha seguita, incoraggiata e “accessoriata” (offrendomi il Nike+ Sportwatch, testato durante la gara), a Nike Running Italia per il sostegno e ai mitici RunLovers che sono stati con noi prima della partenza e ci hanno festeggiate con un brindisi all’arrivo.

Grazie anche a tutti voi che mi avete sostenuta a distanza in questa folle impresa che sarà senz’altro la prima di una lunga serie.