Nintendo Labo

Chi mi segue da tempo sa che non vado pazza per i videogiochi e che i miei figli hanno iniziato ad usarli relativamente tardi. Ancora oggi faccio molta (troppa, secondo loro!) attenzione al tempo che trascorrono davanti agli schermi e soprattutto alla qualità dei giochi che scelgono.

Nintendo Labo mi ha conquistata perché soddisfa al tempo stesso la voglia di tecnologia dei miei figli e la mia vena creativa. I bambini possono costruire da sé i giocattoli di cartone che poi «prendono vita» tramite la console. Una soddisfazione incredibile!

Le istruzioni interattive sono fornite direttamente dalla console. I bambini costruiscono la casetta, la moto, il piano, la canna da pesca, le macchinine telecomandate oppure il robot. In seguito questi oggetti, collegati alla Switch, si animano e diventano parte integrante del gioco.

Tutto l’occorrente è incluso nella confezione e non sono necessarie forbici né colla. Una volta montati i vari elementi, questi possono essere personalizzati e decorati a piacere. Una volta che avranno preso dimestichezza con Nintendo Labo, i bambini potranno anche inventare nuovi giocattoli grazie al laboratorio segreto Garage Toy-Con.

La casetta 
Il robot

Ho avuto modo di scoprire Nintendo Labo durante il mammacheblog, dove Nintendo aveva organizzato uno spazio di gioco aperto a tutti i bambini e ai loro genitori, e mi sono innamorata del mini-piano. I miei figli non l’hanno ancora costruito ma sono sicura che lo adoreranno.

Il robot invece si collega con la TV e si indossa come uno zainetto. Una volta avviato il gioco il personaggio sullo schermo farà gli stessi movimenti effettuati dal bambino, che potrà quindi muoversi come se fosse realmente immerso nella scena rappresentata.

Il laboratorio Nintendo Labo a Milano

E tu, che rapporto hai con i videogiochi? Fai parte di quei genitori moderni che ci giocano insieme ai bambini o sei «all’antica» come me, che mi meraviglio nel vedere che la manovella di cartone aziona un meccanismo nella console?