Se tuo marito ti tradisce, il problema non sei tu!

reagire al tradimento

Recentemente, una persona a me molto cara ha scoperto che suo marito la tradiva. Giovane, bella, mamma di due bambini piccoli, la sua prima reazione è stata chiedersi che cosa non andasse in lei.

Dove ho sbagliato?

«Se lui è andato a cercare altrove, vuol dire che io non vado bene. Io non gli basto».

Certo. Ma se tu non gli basti non significa che TU sia sbagliata. Se lui si sveglia un giorno e si accorge che la vita che ha costruito insieme a te non gli piace più, la responsabilità è sua. Ogni giorno facciamo delle scelte che condizionano il nostro presente e il nostro futuro. Non ci si sveglia una mattina con una vita che non si è scelta. Certo, può succedere di svegliarsi una mattina e di accorgersi che la nostra vita non ci soddisfa.

Può darsi che ci rendiamo conto di aver sacrificato una parte di noi e che decidiamo di mollare il marito/trovarci un amante/trasferirci in un ashram, eccetera. Ma non diamo la colpa al marito, perché ce lo siamo scelto. Non diamo la colpa ai figli, perché non hanno deciso di venire al mondo. Non diamo la colpa agli altri e prendiamoci le nostre responsabilità.

Certo, forse avete un marito brontolone, pessimista o sfaticato. Ma quell’uomo ve lo siete scelto, e magari ci avete fatto anche dei figli. Ora non ne potete più? Va bene, ma inutile cercare un colpevole. Prendete atto e passate all’azione.

Ovviamente non sto parlando di casi estremi nei quali ci sono episodi di violenza, molestie, eccetera. Parlo di una famiglia normale in cui tutto sembra andar bene e poi, un giorno, ti crolla il mondo addosso.

Cos’ha lei più di me?

L’altra domanda ricorrente in caso di tradimento è:

«Che cos’avrà l’altra in più di me?»

Niente. Assolutamente niente. L’unica differenza tra te e lei è che tu sei una certezza, lei una novità.

Immaginate di mangiare una deliziosa torta di mele. Vi piace così tanto che ne chiedete la ricetta. Iniziate a prepararla e a mangiarla ogni giorno a colazione, con immenso piacere. Poi una mattina vi svegliate e non ne volete più. La solita torta di mele vi dà la nausea. Quella mattina vi servite una ciotola di cereali e, da allora, della torta di mele non ne vorrete più sapere.

Il problema è forse che i cereali sono più buoni della torta? Certo che no. Il problema è che vi siete stufati della torta. La torta non ha nessuna colpa: lei è sempre deliziosa come il primo giorno. Ma voi oggi avete voglia di altro.

Così è il marito (o la moglie) che tradisce. Probabilmente, che ne sia cosciente o meno, sta attraversando una crisi di identità. Forse ha deciso di cambiare, e in un contesto nuovo gli sembra più facile. Ma il problema non siete voi. È lui ad avere un disagio. Voi siete deliziose come il primo giorno. Ve lo dirà anche il prossimo spasimante.

La persona che tradisce è annoiata di se stessa e della propria vita

Se così non fosse, come spiegate il fatto che fior di principesse, attrici e cantanti dal fascino indiscusso vengono regolarmente tradite e/o lasciate? Quante volte, di fronte all’ennesimo caso famoso, vi siete detti: «Ma cosa ci troverà mai in quella lì?». Una bella dose di novità. Una pagina immacolata sulla quale può scrivere qualcosa di nuovo, essere qualcosa di nuovo. Perché la persona che tradisce è annoiata di se stessa e della propria vita.

Lo so cosa state pensando: il segreto per tenersi un uomo, allora, è non annoiarlo, essere una continua fonte di sorprese. Purtroppo non è così facile. Anche questo potrebbe stufare. Oppure potrebbe sfinire voi, spingendovi… tra le braccia di un altro? Chissà. Nessuno è immune. Si può scegliere di non tradire ma è impossibile decidere di non innamorarsi.

La verità è che non esiste nessun segreto. Ci sono matrimoni che durano una vita e altri che crollano dopo qualche anno. Ciascuno è responsabile della propria parte della relazione. Questa va curata, coltivata, liberata dalle erbacce, ma non ci sono garanzie contro grandinate, insetti molesti o tempeste interiori.

Tra l’altro conosco persone che dicono di aver trovato il vero amore solo dopo il divorzio. Pensate che spreco, se avessero utilizzato qualche formula magica per tenersi l’uomo sbagliato!

Non permettete che il malessere interiore di un altro vi porti a dubitare del vostro valore

So che è difficile, sul momento, vedere le cose sotto questo aspetto, ma la vita riserva infinite sorprese. È normale arrabbiarsi, piangere e porsi delle domande, ma non permettete che il malessere interiore di un altro vi porti a dubitare del vostro valore.