Mamma Depressa = Figli Infelici?

Da anni gli esperti non fanno che ripeterlo: ogni mamma ha non solo il diritto ma anche il dovere di prendersi cura di se stessa: «Loro saranno felici se sei felice tu», dicono. Se questa argomentazione incoraggia molte mamme a ritagliarsi un po’ di tempo per sé, per altre è una sorta di sentenza senza appello.

madre depressa

Quando i miei primi due figli erano piccoli ho sofferto di depressione. Al malessere che attraversavo si accompagnava uno schiacciante senso di colpa: se io sono depressa, i miei figli sono destinati ad essere infelici?

Se è vero che non si può dare ciò che non si ha, allora io non sarò in grado di trasmettere ai miei figli la gioia di vivere? Se non sto bene, trasmetterò inevitabilmente il mio malessere ai miei figli? 

Queste domande non fanno che aumentare lo sconforto della madre già in difficoltà, creando un circolo vizioso, una spirale infernale. Il senso di colpa alimenta la depressione; la depressione alimenta il senso di colpa. Come uscirne?

Grazie alla consapevolezza che la cosa più importante che abbiamo da dare ai nostri figli è l’esempio. Ciò che può ispirarli non sono gli obiettivi che abbiamo raggiunto ma il nostro atteggiamento di fronte alle avversità che, inevitabilmente, anche loro dovranno affrontare nel corso della vita.

In questo video ti parlo di come uscire dalla spirale del senso di colpa se sei depressa o semplicemente hai l’impressione di non riuscire a dare ai tuoi figli tutto ciò che vorresti.

Se stai attraversando un momento difficile, sappi che non sei sola. Ci sono fasi estremamente delicate come i primi mesi di vita o l’adolescenza dei nostri figli, o eventi esterni che possono influire sul nostro umore impedendoci di essere la “madre modello” che avevamo in testa. Oppure ci sono le aspettative irrealistiche che, confrontate con la vita reale, possono spingerci erroneamente a credere di non essere madri sufficientemente buone. Ci siamo passate in tante, se non tutte. C’è un solo modo per uscirne: accettare la realtà, per quanto sgradevole, e lavorare su di essa senza arrendersi.

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