Il Radicamento: Cos’è e come Migliorarlo

Photo Credits: Peter Jackson
Photo Credits: Peter Jackson

Ti capita di sentirti dire che vivi «con la testa tra le nuvole»? O che dovresti stare «con i piedi per terra»? Se ti riconosci in queste definizioni, o se ti accorgi di avere un temperamento prevalentemente cerebrale, con una scarsa connessione al corpo, probabilmente hai bisogno di radicarti.

Essere radicati significa essere connessi con la Terra. Immagina un albero: potrà crescere grande e forte solo se le sue radici sono profonde e robuste. Oppure pensa ad una lunga scala: potrà permetterti di raggiungere un punto molto alto, ma solo se è ben poggiata a terra: altrimenti rischi di cadere e di farti molto male. Lo stesso vale per noi. Possiamo creare grandi cose nella vita e raggiungere obiettivi incredibili, ma dobbiamo partire da una base solida e stabile.

Il radicamento è governato dal primo chakra e corrisponde alle necessità primarie. La mancanza di radicamento può generare ansie, paure, disagio nei confronti del proprio corpo e disorganizzazione cronica. Nei casi più estremi (ad esempio in caso di persone nate da una gravidanza indesiderata) si arriva a mettere in dubbio, consapevolmente o meno, il proprio diritto di esistere. Queste persone tenderanno a sentirsi delle intruse, a scusarsi eccessivamente e a tentare di “mimetizzarsi” per non attirare troppo l’attenzione.

Per vincere questi disagi è utile praticare un’attività fisica (lo yoga è perfetto, ovviamente, ma può essere sostituito con altre attività che permettano semplicemente di prendere confidenza con il proprio corpo). Se pensi di aver bisogno di radicarti puoi anche praticare questo esercizio guidato:

Ritagliati dieci minuti in un angolo tranquillo e praticalo quotidianamente. E non dimenticare di venire a raccontarmi le tue impressioni!