I Quattro Accordi

Oggi vorrei consigliarvi un libro piccolo, semplice e veloce da leggere. Un libro che ha cambiato la mia vita. Io l’ho letto in francese, nell’edizione che vedete sopra, ma è stato tradotto anche in italiano come “I Quattro Accordi”. L’autore è Don Miguel Ruiz.

Un libro piccolo e semplice. Talmente semplice da essere quasi banale. Talmente vero da essere geniale.

L’autore, figlio di uno sciamano e di una guaritrice, ci svela le basi della saggezza tolteca.

Quattro semplici regole di comportamento che possono cambiare (in meglio) la nostra vita.

Io l’ho letto in francese. La mia traduzione potrebbe quindi non corrispondere letteralmente a quella proposta nella versione italiana. Il succo, comunque, rimane quello. I quattro accordi toltechi sono:

Che la tua parola sia impeccabile: la parola è così potente che può distruggere una vita intera. Ogni volta che ascoltiamo un’opinione (su di noi) e la prendiamo per buona, diamo il nostro accordo. Ci convinciamo di essere così. Questo ci limita e ci intrappola in un ruolo che non abbiamo scelto. Quando esprimiamo giudizi sugli altri, possiamo danneggiarli molto più di quanto crediamo. Avere una parola impeccabile significa eliminare una buona dose di veleno dalle nostre vite e da quelle dei nostri cari.

Non farne un fatto personale: quello che gli altri pensano di noi, non siamo noi. E’ nella loro mente. Sono loro. Se ne facciamo un fatto personale, partiamo dal presupposto che gli altri sappiano cosa c’è nella nostra, di testa. Se diamo il nostro accordo, saremo una preda facile per chiunque voglia nuocerci.

Non fare supposizioni: lo facciamo tutti. Immaginiamo ciò che gli altri pensano, ciò che stanno facendo in questo momento. Immaginiamo il motivo per cui quella persona ha agito in questo o quel modo. Il problema è che, poi, ci convinciamo che questa sia la realtà, e ci comportiamo di conseguenza (spesso facendone un fatto personale). Se facciamo delle supposizioni, è perché non abbiamo il coraggio di porre delle domande chiare e dirette. Il terzo accordo tolteco consiste nell’imparare a chiedere ciò che vogliamo sapere, invece di supporlo. La verità è spesso molto più semplice di quanto immaginiamo.

Fa’ sempre del tuo meglio: nessuno è perfetto. Tutto ciò che è vivo, è in movimento. Tutto cambia. Il nostro meglio non sarà mai uguale a se stesso. Quando siamo in forma, raggiungeremo alti livelli. Quando siamo stanchi e stressati, il livello sarà più basso.

Se cerchiamo di fare di più, di superare i nostri limiti, sprecheremo le nostre energie e perderemo il nostro tempo. Se invece facciamo meno di quello che potremmo, ci sentiremo in colpa, saremo frustrati ed esposti ai giudizi (nostri e altrui).

Come dicevo, i quattro accordi sono talmente semplici da risultare quasi banali. Il fatto è che non siamo più abituati alle cose semplici. Applicando queste quattro regole alla mia vita, ho imparato a soffrire di meno, ad essere meno vulnerabile. Non solo rispetto agli altri, ma anche nei confronti di me stessa. Sono sempre stata io, infatti, il mio giudice più spietato.