Guest Post: Bambini e Cani

Questo è un guest post di Giulia Paracchini, educatore cinofilo SIUA (ad indirizzo cognitivo-zooantropologico) e mamma di Jacques (altrimenti detto il duezzampe), 10 mesi. Vive a Milano dove lavora con il compagno Gérard, veterinario, occupandosi del benessere dei pazienti ricoverati e di educazione dei cani. Giulia si occupa principalmente di relazione tra i cani e il loro nucleo famigliare e oggi ci spiega come gestire l’arrivo di un neonato quando si ha già un cane.

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Quando aspettiamo un bambino, cerchiamo di organizzare la casa in modo che sia pratica, accogliente e confortevole; possiamo dedicarci alla cameretta, magari preparariamo qualche vestitino, oltre a coccolarci un po’ e a fare scorta di sonno. Se abbiamo la fortuna di condividere la nostra vita con un compagno peloso (con quattro zampe) dobbiamo ricordarci di pensare anche a lui: la sua vita cambierà molto, sarà compito nostro mettere in pratica alcuni accorgimenti per far si che l’arrivo del duezzampe sia una piacevole nuova condizione anche per il cane.


Numerosi studi hanno parlato dei benefici della relazione tra bambino e cane, relazione profonda, spesso intima, che – tra l’altro – facilita la capacità di comprendere il diverso, anche a vantaggio dei legami interpersonali che nella vita potrà avere con altre persone. In questo post vorrei suggerirvi alcune piccole accortezze che potremmo avere, per far si che l’arrivo del duezzampe in casa sia il più piacevole possibile anche per il vostro cane.

Faccio una premessa che potrà sembrare banale: questi consigli saranno adatti per cani equilibrati e normodotati, se avete cani particolarmente esuberanti, o reattivi, o con altre problematiche fisiche o comportamentali non esitate a contattare, prima che nasca il vostro bambino, un educatore o un istruttore cinofilo per farvi consigliare al meglio. In ogni caso è importante che un adulto sia costantemente presente, se nella stessa stanza ci sono sia il duezzampe che il cane.

Pensiamo alla giornata tipo del nostro cane, individuando quali sono gli orari delle sue esigenze principali (uscire, giocare, mangiare e dormire) con l’obiettivo di variarli il meno possibile. Iniziamo parlando di tempo: con neonato in casa ce ne sarà pochissimo, e spesso potrà non coincidere con le esigenze del cane. Se per i primi mesi potrete farvi aiutare da qualcuno per poterlo portare a spasso, per farlo giocare, abbiate cura di inserire per tempo la persona scelta nel vostro nucleo famigliare: questa accortezza consentirà al cane di non veder completamente sconvolta la sua routine.


Decidiamo preventivamente se ci saranno degli spazi riservati al bebè, non accessibili al cane; se cosi fosse iniziamo con largo anticipo a renderli inaccessibili, chiudendo la porta o mettendo dei cancelletti in modo che, quando arriverà il duezzampe, il cane sia già abituato.


Se il cane fosse abituato a dormire con voi e avete deciso di cambiare questa abitudine, evitate di far coincidere il suo allontanamento con il ritorno dall’ospedale. Non sarebbe semplice per un cane accettare di rinunciare a dormire vicino al padrone, nè tanto meno vedersi “usurpato” il posto da un altro! Giocare d’anticipo conviene sempre. Questo vi permetterà inoltre di avere  la mente fresca per gestire al meglio la situazione.


Sarà molto importante imparare a leggere correttamente tutti i segnali (soprattutto non verbali) che ci potrà inviare il cane, per capire se è a disagio, o se alcune situazioni o rumori possano provocargli stress: il “suo” mondo sarà invaso da odori nuovi, suoni magari mai sentiti (il pianto) e da una “cosa” un po’ strana con due zampe che si muove e che susciterà in tutti un grande interesse e a cui tutti parleranno facendo vocine e facce che potrebbero attirare molto la sua attenzione. Potete facilmente capire quanto un cane possa essere incuriosito da un’attrattiva del genere! Sta a voi gestire interazioni, spazi e tempi per una corretta e felice convivenza e anche a saper cogliere l’eventuale disagio del cane.

Proviamo a metterci per un attimo nei panni di alcuni cani: fino a un determinato giorno erano sempre al centro dell’attenzione, coccole, privilegi come dormire sul divano o sul letto, vicino all’amato proprietario; di punto in bianco, quando in casa arriva una piccola “cosa” strana sono allontanati fisicamente dalle camere (se va bene), senza agi e magari anche minacciati a parole ogni volta che si avvicinano al piccolo in culla … questi cani, come potranno mai amare i nostri figli? Se a voi accadesse la stessa cosa, all’improvviso trovarvi a vivere senza la comprensione delle persone che amate e con cui vivete e condividete tutto, sareste felici? Non vi starebbe un pochino antipatico quello che ha causato tutti questi cambiamenti?

Spero, con questo esempio di avervi chiarito un po’ di più il loro punto di vista, alcuni semplici accorgimenti saranno utili per poter vivere armoniosamente tutti insieme, come ad esempio lavorare sulla calma e sulla copertina, e imparare dei semplici giochi che potrete riproporre al cane anche in presenza del duezzampe.

Se l’argomento è di vostro interesse, potremo approfondire ulteriormente nelle prossime settimane.