Arkopharma

Durante l’autunno e l’inverno, quando le temperature si abbassano e le ore di luce diminuiscono, la natura si prepara ad un riposo riparatore, che servirà a ricaricare le batterie e a sbocciare nuovamente in primavera.

Mi torna in mente “Mother Earth and her children”, un libro meraviglioso che leggevo ai miei figli quando erano piccoli. Le illustrazioni di questo splendido libro sono tratte da una splendida trapunta ricamata da Sieglinde Schoen-Smith, che iniziò questo lavoro manuale per tenersi la mente occupata dopo la morte del figlio. Un punto dopo l’altro, Sieglinde praticava quella che oggi chiamiamo mindfulness: l’arte di restare ancorati al momento presente. I personaggi, ispirati al libro “Wurzelkinder”, una delle letture della sua infanzia, sono tutti associati ad un fiore, ad una pianta, ad un insetto… e la scena li ritrae nelle diverse fasi legate alle quattro stagioni. Durante l’autunno e l’inverno stanno al riparo, nella penombra, tra le radici di un albero. Giocano, riposano, cuciono, dipingono. Tutto questo lavorio si svolge sotto terra ed è quindi invisibile a chi osservasse la scena dall’esterno. Poi li si vede spostarsi sulla destra per risalire in superficie. Ciascuno porta con sé, o meglio, rappresenta, un fiore o una pianta. Il bucaneve è tra i primi ad affacciarsi alla superficie mentre i fiori estivi aspettano ancora pazientemente il loro turno. La scena, circolare, si conclude con i mughetti che giocano all’aperto, e ricomincia all’infinito con le foglie autunnali che tornano a cadere, dando inizio ad un nuovo ciclo.

“Questo progetto è stato il mio psichiatra” affermò la Schoen-Smith quando, nel 2006, il suo lavoro fu premiato all’International Quilt Festival. Restare ancorata al momento presente grazie ad un lavoro che tiene impegnate le mani, l’aveva aiutata a restare a galla nel momento più difficile della sua vita.

In questo periodo mi sento un po’ come i bambini che stanno al calduccio sotto terra, e che rappresentano i semi dei fiori e delle piante che sbocceranno in primavera. Questa fase di “riposo” è necessaria, ma riposo non significa ozio. Questo è, al contrario, il momento ideale per preparare il corpo ad affrontare la stagione più fredda, e a “seminare” ciò che vorremmo raccogliere più tardi. In questa stagione amo i cibi che scaldano, non solo nel senso che sono essi stessi caldi, ma che apportano al mio organismo l’energia necessaria per affrontare le temperature in discesa e il torpore con il quale il nostro corpo tende a reagire. E se in alcuni momenti è giusto e piacevole sedersi sul divano con una tisana fumante, è solo muovendoci, come lo fanno i bambini-semini sotto la terra, che stimoliamo il nostro metabolismo, innescando un circolo virtuoso in grado di rigenerare la nostra energia.

Anche ciò che portiamo in tavola contribuisce al nostro benessere generale, e non a caso questa è la stagione in cui molti di noi integrano sostanze preziose utili a mantenere l’organismo in buona salute, come la vitamina C.

Ormai tutti conosciamo i suoi benefici e sappiamo che rinforza il sistema immunitario, che aiuta a ridurre la stanchezza, che facilita l’assorbimento del ferro, che contribuisce ad abbassare il colesterolo e che protegge l’organismo dai danni associati all’esposizione al sole durante i mesi estivi. Non solo: la vitamina C mantiene in salute il nostro sistema nervoso, previene l’invecchiamento cellulare grazie alla sua funzione antiossidante e stimola la produzione di collagene.

L’ideale sarebbe ottenere tutto l’apporto di vitamina C necessario al nostro corpo grazie all’alimentazione, ma non sempre riusciamo a farlo. Per questo, soprattutto durante l’autunno e l’inverno, introduco nella mia routine un integratore. Quest’anno Arkopharma mi ha proposto le compresse Acerola 1000, che sto dando anche ai miei figli. La scelta di un integratore di origine naturale come l’acerola (una pianta originaria del sud America che produce frutti con una concentrazione di vitamina C 50 volte superiore a quella contenuta nell’arancia) è interessante rispetto a quelli chimici (acido ascorbico) perché la vitamina viene assimilata meglio (48% in più).

Io ne prendo una compressa al giorno, al mattino, e le do anche ai miei ragazzi (la dose è di mezza compressa per bambini dai 6 ai 15 anni e di una intera dai 15 anni in su). Il sapore è molto gradevole, quindi anche i più piccini le prendono volentieri. In questo modo rinforziamo le difese immunitarie, ritroviamo l’energia, riduciamo la stanchezza e iniziamo la giornata con il piede giusto.

In questo periodo in cui preparo il terreno e i semi che sbocceranno in primavera, amo rallentare ma non mi fermo: ciò che ho seminato germoglierà soltanto se me ne prendo cura.