Reinventarsi a 40 Anni

Il mondo in cui viviamo offre sempre meno certezze e questo può essere estremamente destabilizzante per quanti di noi si aggrappano a dei punti di riferimento solidi. Ma se impariamo ad essere flessibili e ci adattiamo alle circostanze, possiamo trovare in noi stessi risorse insperate.

Sono molte le persone che mi scrivono perché scontente di un lavoro che però non intendono lasciare. Un lavoro che offre sicurezza ma che toglie vitalità. Siamo sicuri che lo scambio sia equo?

Cambiare è possibile

Quando sono stata allo Yoga Festival Bimbi a Milano ho incontrato la persona a cui, sei anni fa, avevo firmato il mio primo autografo su una copia del mio libro “Giochiamo allo yoga“. Che sorpresa scoprire che, nel corso di questi anni, la sua vita è cambiata, e lei è diventata insegnante di yoga!

Ho ripensato al mio percorso e mi sono resa conto che una riconversione, per chi desidera svolgere questo meraviglioso mestiere, è possibile: la maggior parte delle formazioni dura tre anni e prevede un incontro al mese. Il costo in genere non è indifferente ma stiamo parlando di un investimento su se stessi. Un investimento che darà i suoi frutti, non solo in termini economici ma anche in termini di crescita personale.

Persino io che non avevo aiuti esterni (tate, nonni, eccetera) sono riuscita a ritagliarmi un sabato al mese, durante il quale era mio marito ad occuparsi dei bambini, e a portare a termine questo percorso.

Cosa farò da grande

Proprio ieri parlavo con Gloria delle sue aspirazioni per il futuro. In questo momento dice che vuole fare la DJ ma, come tutti i bambini, ha cambiato idea molte volte sul mestiere che desidera svolgere quando sarà grande.

«Secondo te tra 10 anni vorrò ancora fare la DJ?» mi ha chiesto.

Le ho risposto che non lo so, e che non è importante. Se un giorno cambierà idea, potrà anche cambiare mestiere. Le ho spiegato che un mestiere non è necessariamente per la vita, e che non esprime la vera essenza di una persona.

Come dicevo in questo video, tu non sei un idraulico: fai l’idraulico. La differenza è enorme. Se il tuo fisico (o la perdita di entusiasmo) non ti permette di continuare su quella strada, potrai fare altro, e continuare ad essere te stesso. Non solo: più inseguirai le tue aspirazioni, più scoprirai chi sei veramente.

Possibile, non facile

Quando esorto qualcuno a cambiare, ad uscire da una situazione che provoca infelicità, mi sento spesso dire che non è facile. Lo so benissimo che non è facile. Non lo è stato neanche per me. Non lo è (quasi) per nessuno. Questo non significa che dobbiamo arrenderci.

Su amazon, tra le recensioni del mio libro “La mia mamma sta con me – conciliare famiglia e lavoro grazie a internet“, nel quale racconto il mio percorso professionale, una persona scrive:

Speravo di trovare uno spunto per poter fare un lavoro utile, ma alla fine ci vuole una gran fantasia per inventarsi un tipo di lavoro. […] Quindi, per chi forse è più motivato di me, troverà ottimi spunti!

Eh sì, ci vuole creatività, ci vuole determinazione, ci vuole olio di gomito. Se non hai voglia di rimetterti in gioco va benissimo: il mondo è bello perché è vario. Ma nessun libro o nessuno pseudo-guru (occhio alle promesse di lavoro online!) ha la formula magica per guadagnare senza fatica e sentendosi realizzati.

La domanda fondamentale è: ne vale la pena? Vale la pena di affrontare le difficoltà che mi aspettano per raggiungere l’obiettivo desiderato? Se, in fondo, il lavoro poco soddisfacente ti lascia tempo da dedicare alla famiglia, o il rapporto di coppia poco scoppiettante ti dà la sicurezza emotiva di cui hai bisogno, forse puoi decidere che non è poi così male. In questo caso guardalo con occhi diversi e smetti di lamentarti: nessuno ha una vita perfetta. Se invece la situazione ti sembra insostenibile, è ora di rimboccarsi le maniche e di affrontare le difficoltà del caso per ottenere quello che desideri davvero.