Beatrice Galgano e il Suo Sankalpa

Guest post di Beatrice Galgano

BeatriceLavanda
Beatrice e la sua lavanda

La prima volta che ho sentito parlare del Sankalpa è stato qui sul blog di Claudia Porta, e successivamente nel suo videocalendario dell’Avvento del 2015.

Il Sankalpa, in sanscrito intenzione, è come un seme che possiamo piantare nel nostro cuore per vederlo poi germogliare e crescere. E’ proprio questa similitudine tra il sankalpa e il seme che me l’ha fatto amare da subito, perché seminare è ciò che ho imparato a fare in questi anni, partendo da zero, nel mio giardino, nel mio orto e nella mia terra.

Podere Argo: la lavanda
Podere Argo: la lavanda

Coltivare la terra, seminare piante, prendermi cura di loro, osservarle, meravigliarmi di fronte al loro germogliare, ammirare la loro crescita, emozionarmi per la loro fioritura e godere dei loro frutti, è stato uno dei motivi principali che mi ha spinto a lasciare la città e venire a vivere qui in questo podere nella campagna sperduta della Maremma, una quindicina di anni fa.

Il sankalpa mi dava la possibilità di applicare la passione e l’esperienza maturata in questi anni per coltivare me stessa, e per realizzare le mie aspirazioni più profonde e i miei desideri. Trovava in me un terreno fertile.

Appena finito di leggere il post e dopo aver visto il video ho iniziato subito a cercare il mio sankalpa, la mia affermazione, il mio obiettivo, ma non è stato facile e c’è voluto del tempo. Tutte le affermazioni che mi venivano in mente mi sembravano poco chiare, poco efficaci, poco emozionanti, finché passato qualche giorno, all’improvviso, ho sentito una voce interna che mi sussurrava:

“Io manifesto il mio straordinario talento”

L’avevo finalmente trovato, questo sarebbe stato il mio sankalpa.

Podere Argo: il campo di fagioli
Podere Argo: il campo di fagioli

Era da qualche tempo che mi sentivo proprio come un seme, che apparentemente è morto e inerme e che invece racchiude al suo interno tante potenzialità inespresse, idee e progetti non realizzati, energia e vitalità assopite. La meditazione, che ormai praticavo abbastanza regolarmente da un anno, mi aveva fatto scoprire un nuovo mondo dentro di me, un mondo ricco di energia, di forza, di gioia, ma non sapevo come portarlo alla luce, come manifestarlo. Mi sentivo bloccata.

Il mio desiderio era quindi quello di manifestare, tirare fuori, ciò che avevo nel cuore, chi ero veramente, il mio talento, la mia natura. Ho aggiunto la parola “straordinario”  per rendere la frase più emozionante e stimolante per me, allo stesso modo in cui un fertilizzante stimola e aiuta la crescita rigogliosa e sana di una pianta. Io avevo un talento straordinario, perché solo mio e di nessun altro, e sentivo che era arrivato il momento di mostrarlo al mondo.

Desideravo manifestare il mio talento senza nemmeno sapere bene quale fosse, ma non ero particolarmente preoccupata per questo. Ero sicura che seminando il mio sankalpa l’avrei scoperto, proprio come quando si semina un seme nella terra non è necessario sapere cosa esso sia, se semino una ghianda otterrò una quercia, se semino uno zucchino avrò delle zucchine.

Podere Argo: i Fagioli
Podere Argo: i Fagioli

Il giorno seguente, durante la mia meditazione, mi sono messa subito al lavoro. Con la mente ho preparato e visualizzato il terreno: l’ho vangato, affinato, spianato e poi con molta cura, amore e fede, ho seminato il mio piccolo seme, il sankalpa, proprio come faccio con i semi che coltivo qui nella mia azienda agricola biologica.

Podere Argo: Ninfea nell'Orto Sinergico
Podere Argo: Ninfea nell’Orto Sinergico

Da quel momento in poi ogni giorno mi sono ritagliata qualche minuto per meditare e coltivarlo. Lo tenevo al caldo, lo innaffiavo se ne aveva bisogno, lo illuminavo. Prestavo attenzione al mio sankalpa anche all’inizio e alla fine della mia pratica yoga, sicura che anche questo fosse un modo per prendermene cura e favorirne la nascita.

In quel periodo ero talmente focalizzata sul sankalpa che per Natale ho pensato di creare con le mie figlie un calendario dell’avvento da seminare, per ripetere ogni giorno un gesto che ancora oggi, dopo tanti anni, non smette di meravigliarmi.

La magia dei semi mi affascina da sempre, così piccoli e inermi, una volta sotterrati, innaffiati, riscaldati e illuminati dal sole i semi sprigionano una forza straordinaria, mi chiedo sempre come fanno a bucare il terreno e a fuoriuscire con la loro piccola testolina, tanto da diventare piante grandi e rigogliose. Pura magia di fronte ai miei occhi. Se poi penso che una piccola ghianda riesce a dare vita ad una quercia grande tanto quanto le querce secolari che stringono in un abbraccio il mio podere mi gira la testa dall’emozione.

Ho continuato a prendermi cura del mio seme con costanza e fede, anche se da fuori non riuscivo a vedere niente. Ero sicura che dentro di me qualcosa stava succedendo, doveva succedere, io avevo seminato un seme, l’avevo innaffiato e curato e lui doveva nascere, è una legge naturale.

Con il passare dei giorni, delle settimane, sentivo che il mio sankalpa era germogliato e stava crescendo bello, forte e rigoglioso. Lo continuavo a curare ed innaffiare ma con meno assiduità perché sapevo che ormai si era radicato bene dentro di me, era solo questione di tempo, dovevo avere pazienza e aspettare la sua fioritura.

A metà aprile, dopo anni di incertezze e titubanze, ho finalmente deciso di lanciare un’ iniziativa “Adotta una lavanda biologica“. Un’idea che tenevo chiusa in un cassetto da tanto tempo e che non avevo il coraggio di manifestare perché non la reputavo particolarmente brillante o interessante. Una delle mie tante idee inespresse per mancanza di coraggio e per paura di un insuccesso.

Questa volta sentivo che qualcosa era cambiato, mi sentivo più sicura, sentivo che il tempo era maturo per tirare fuori la mia idea e realizzarla. Il mio sankalpa, il desiderio di manifestare il mio straordinario talento, che avevo seminato e curato per tanti mesi era finalmente sbocciato, ed io ero pronta per mostrarlo al mondo.

Con mia grande sorpresa l’iniziativa ha da subito riscosso grande interesse ed entusiasmo, e poi è stato tutto un crescendo fino alle due telefonate di Fabio Volo durante la sua trasmissione il Volo del Mattino su Radio Deejay, in cui in pochi minuti ho realizzato due miei grandissimi desideri: parlargli e far conoscere la mia lavanda a un pubblico molto vasto.

“Adotta una lavanda biologica” senza esagerare, mi ha cambiato la vita, mi ha aperto la strada a possibilità insperate, mi ha fatto conoscere tante persone meravigliose, e mi ha permesso di condividere con loro la mia passione e il mio amore per la lavanda, per la coltivazione della terra, per la natura.

Da allora sono stata travolta dagli eventi e dal tanto lavoro, e non ho più avuto molto tempo per dedicarmi al mio sankalpa. Ma ora che le acque si sono relativamente calmate, e stimolata dal nuovo video di Claudia sul sankalpa e lo yoga nidra voglio riprendere a coltivarlo, anche perché questo è il tempo di nuove semine, dentro e fuori il mio cuore.

E’ da qualche giorno che cerco una nuova affermazione, ma finora non ne ho trovata nessuna che mi emoziona, mi attrae, e mi ispira tanto quanto quella del mio primo sankalpa. Forse non ho ancora manifestato il mio talento del tutto ? Forse devo ancora completare la mia aspirazione ?

Non lo so, so solo che la frase “ Io manifesto il mio straordinario talento” , è l’unica che fa vibrare forte le corde del mio cuore, del mio io più profondo.  Continuerò quindi a seminare questo sankalpa, d’altra parte, a ben pensarci, anche in campagna quando si trova una varietà che attecchisce e cresce bene in un terreno si continua a seminarla.

E tu hai già seminato il tuo sankalpa ? A quale varietà appartiene ?

Leggi anche: il mio Sankalpa: Portare la Luce