Da Restauratrice a Mamma Imprenditrice: la Storia di Lucia

LuciaPannolinofelice

[Guest post di Lucia Maria Monterosso]

Ho acquistato “La mia mamma sta con me” dopo averne letto la recensione su un giornale. Era il febbraio del 2012 ed ero al quarto mese della mia terza gravidanza, con altri due figli di 18 mesi e 3 anni e mezzo. Avevo lasciato il mio lavoro di restauratrice “a progetto” con la gravidanza della mia prima figlia e non l’avevo più ripreso.

Mio marito non rientrava prima delle 19 e nel mio settore il part time non è pensabile. Così ho deciso di fermarmi per un po’ e di fare la mamma a tempo pieno.
Ma torniamo al libro. Nei primi mesi della terza gravidanza stavo provando a cercare lavoro: a 32 anni mi sentivo di poter dare ancora molto alla società da questo punto di vista, ma il mio curriculum professionale era troppo specifico (restauratrice) o superato (con un diploma al liceo linguistico ottenuto un bel po’ di anni prima). In più cercavo un lavoro part-time per continuare a dare tempo alla famiglia. Missione impossible!

Ho capito alla svelta che le mie esigenze non potevano essere compatibili con un lavoro tradizionale. “La mia mamma sta con me” mi ha fatto scoprire un mondo lavorativo che non conoscevo, fatto di mamme che lavorano da casa in orari su misura e sfruttando le potenzialità del web, in continua crescita. L’idea dei pannolini lavabili mi è venuta una sera all’improvviso come un’illuminazione: ricordo benissimo che stavo leggendo la parte in cui si parla di trovare un’idea nuova da proporre. Mi sono alzata dal letto e ho raggiunto mio marito nell’altra stanza: “Potrei vendere pannolini lavabili, che dici?”
Infatti proprio grazie ad internet avevo scoperto i pannolini lavabili e li avevo usati con convinzione con i miei figli, dovendoli però comprare altrove perché qui a Cremona nessuno li vendeva e quasi nessuno li conosceva. Potevo mettere in gioco le competenze acquisite in questo ambito, ma anche quelle di mamma per supportare o consigliare le neomamme (categoria molto delicata e poco considerata) sui temi della maternità.

Così un po’ alla volta l’idea è cresciuta, insieme alla mia pancia. Credo che le donne in attesa abbiano delle energie in più che normalmente non hanno! A giugno ho aperto la Partita Iva e il mio “negozio in casa” e in estate ho creato da sola il sito internet di Pannolinofelice. Anche in questo caso i consigli tecnici su come farlo e i “trucchi” suggeriti nel libro mi sono stati molto utili.

Ad agosto ho fatto la mia prima vendita e a settembre è nato mio figlio.
L’attività è cresciuta piano piano insieme a lui: lavoravo al pc quando i bambini dormivano, oppure il week-end quando c’era il papà che poteva occuparsi di loro. Sono un’autodidatta in tutto ed ho ancora molto da imparare. Ho cercato di studiare partecipando a numerosi seminari organizzati dalla Camera di Commercio per neoimprenditori e leggendo molto su internet. Quando ho cominciato lo svezzamento ho integrato la proposta dei pannolini lavabili con l’abbigliamento biologico per bambini ed ho iniziato a partecipare a qualche mercato specializzato in zona.

Poi ho aggiunto anche libri (e non poteva mancare La Mia Mamma Sta Con Me…) e fasce. Dopo due anni circa sono stata fortunata perché ho aderito ad una proposta della Provincia di Cremona per portare le imprese locali sul web in un portale provinciale e così ho avviato il commercio online, che da pochi giorni si è trasferito in un sito tutto mio costruito da sola un po’ alla volta.
Quando anche il mio figlio più piccolo ha cominciato la scuola materna ho sperimentato in inverno l’apertura di un Temporary Shop di tre mesi in centro a Cremona. Di sicuro è stata una bella vetrina, ma anche in questo caso mi sono accorta che non è quello che avevo in mente: avere un negozio tutto il giorno da gestire da sola è veramente molto impegnativo in termini di tempo (ed anche economicamente parlando).
Per ora ho trovato una mia dimensione: da poco condivido uno spazio con un negozio di alimentari biologici, ma io sono presente lì solo in alcuni giorni fissi oppure su appuntamento. Poi continuo a partecipare a mercati e fiere. E proprio la Fiera del Bambino Naturale di Chiari (Bs) è stata l’occasione per incontrare Claudia e rivolgerle un doveroso ringraziamento per ciò che ha raccontato nel suo libro. In fondo, tutto è partito da lì…