Gloria e la Prima Media

L'ingresso in prima media

Tra pochi giorni qui da noi si torna a scuola. Il primo giorno è sempre emozionante. Lo è ancora di più quando ci si affaccia ad un nuovo ciclo. Come Gloria, che quest’anno entra in prima media. Ci siamo già passati con Leonardo, due anni fa, ma questa volta è diverso. A casa nostra, lui è “il grande”. Realizzare che anche Gloria sta per affacciarsi all’adolescenza è tutta un’altra storia.

Dei miei tre figli, lei è sempre stata la più autonoma. Ha  un carattere deciso, sa cosa vuole e se lo prende, senza aspettarsi nulla dagli altri. Vuole andare a studiare egittologia a Parigi, ma poi sogna di lavorare con gli animali. A questa età, in fondo, tutto è possibile. E per chi riuscirà a conservare tale atteggiamento anche in età adulta, i sogni saranno davvero a portata di mano.

Come fare per mantenere vivo l’entusiasmo tipico di questa età, o per ritrovarlo se lo si è perso? Non c’è niente di meglio che “bazzicare” con chi ne ha da vendere. Noi genitori abbiamo molto da insegnare ai nostri figli, ma abbiamo anche molto da imparare (o re-imparare). Il segreto? Affrontare questa fase con un minimo di apertura mentale. Comprendere che i nostri figli si oppongono a noi non per mancanza d’amore o di rispetto ma perché hanno bisogno di indagare la realtà. Potremmo approfittarne per chiederci se lo facciamo anche noi o se stiamo viaggiando con il pilota automatico.

In questa fase della loro crescita non si accontentano più delle verità che noi serviamo loro: vogliono esplorarle a fondo, testarne la validità, conoscerne le ragioni e le cause. Ma anche molte delle verità che raccontiamo a noi stessi non sono tali. O, semplicemente, non lo sono più. Quando è stata l’ultima volta che le abbiamo messe in discussione? Approfittiamo delle obiezioni dei nostri figli per rivedere anche i nostri, di ideali. Se sono sempre attuali, non potranno che uscirne rafforzati. Se ci accorgiamo che non ci corrispondono più, sarà un’occasione di crescita anche per noi.

L’adolescenza è l’età dell’idealismo, del coraggio e della creatività. Perché non approfittarne per chiederci dove sono finiti i nostri? Ci battiamo ancora per i nostri ideali? Quando è stata l’ultima volta che abbiamo fatto una scelta coraggiosa? Quanto tempo dedichiamo alla nostra creatività?

Forse indagando su questi aspetti di noi stessi potremo scoprire passioni comuni con i nostri figli, o anche solo (ri) scoprire le nostre, messe da parte per lasciare spazio al lavoro e ai nostri compiti di genitori.

Secondo Dan Siegel, autore e neuropsichiatra infantile di fama mondiale, l’adolescenza (Adol-ESSENCE) è l’essenza dell’età adulta.

Il germoglio di una pianta contiene molte più vitamine, sali minerali, eccetera sia del seme che della pianta stessa. L’adolescente è come il germoglio: un concentrato di possibilità.

L’adolescente è come il germoglio: un concentrato di possibilità.

Spesso i nostri ragazzi ci sembrano folli, ingrati, superficiali. Danno una grande importanza a cose che riteniamo superflue, trascurando ciò che invece ci appare fondamentale. Solo lasciandoli sperimentare permetteremo loro di trovare i propri valori. Se imponiamo loro i nostri, potranno portarli avanti per un certo periodo, per poi svegliarsi un giorno, magari a quarant’anni, e accorgersi di non sapere più chi sono. Non è certo questo che vogliamo per i nostri figli.

Come fare allora? Il mio consiglio è di fare un passo indietro, essendo una presenza costante ma non invadente. Lasciandoli sperimentare, testare i propri limiti, costruire una rete di relazioni indipendenti da noi. Possiamo dare dei consigli, ma evitando di criticare le loro scelte. Dimostrando il nostro amore incondizionato.

Sostituendo i “Te l’avevo detto” con altrettanti “Se hai bisogno, sono qui”.

Se finora li abbiamo guidati, ora dovremo semplicemente accompagnarli. Non saremo più davanti, ma accanto a loro.

Con queste premesse i nostri giovani germogli saranno pronti per affrontare le nuove avventure che si presentano in un momento di transizione come quello che aspetta Gloria e molti altri ragazzi della sua età: anno nuovo, scuola nuova, amici nuovi, e un mondo tutto da scoprire.