Yoga e rieducazione: i benefici della pratica

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Lunedì scorso ho subito un intervento al menisco che – spero – mi libererà da un dolore cronico che per anni i medici hanno definito inspiegabile. Aspettavo la convalescenza quasi come una vacanza: due giorni interi a letto per una madre di tre figli sono un lusso incredibile!

Devo dire che non è stata proprio una passeggiata. A parte il dolore, che impedisce di godere di questo riposo forzato, c’è la mia indole iperattiva che un pochino scalpita. Per non parlare dei bambini che continuano a rivolgersi a me per le loro richieste, pur sapendo che sono immobilizzata.

Oggi è il terzo giorno, quello in cui, mi ha detto il medico, posso tornare a camminare. Nella mia ingenuità immaginavo di alzarmi e via, come se niente fosse. Ma non è andata proprio così. Si tratta, per il momento, di appoggiare il piede a terra e di muovere qualche passo, un po’ come un bambino che impara a camminare.

Come sempre capita quando siamo privati delle cose più scontate, ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo ad avere – ad esempio – un paio di gambe funzionanti. Questa mattina ho apprezzato particolarmente il fatto di potermi lavare senza dover chiedere aiuto a nessuno.

Nei giorni scorsi, durante i quali non potevo mettere il piede a terra né piegare la gamba, invece, ho ringraziato di avere un corpo flessibile. Con una gamba immobilizzata, non riuscire a toccarsi la punta dei piedi significa non poterti mettere né togliere calze, mutande e pantaloni.

Può sembrare un dettaglio ma ho dovuto chiamare Jean e i bambini talmente tante volte durante questi giorni che poter fare queste piccole cose da sola per me ha fatto davvero la differenza. Soprattutto le calze, che ho messo e tolto più volte perché avevo freddo/caldo/freddo.

Ma non è tutto. Il chirurgo mi ha prescritto 10 sedute di fisioterapia, perché questa è la routine. Ma mi ha detto che, in quanto insegnante di yoga, sono perfettamente in grado di fare la rieducazione da sola, se lo desidero.

Non ho ancora deciso che cosa farò, ma è bello poter scegliere, ed è bello sentire un chirurgo (tra l’altro un professionista molto stimato) riconoscere i benefici della pratica.

Morale della favola? Lo yoga è perfetto per la rieducazione, ma è soprattutto uno stile di vita che permette di affrontare al meglio questo genere di avversità se e quando si dovessero presentare.