La svastica e il suo significato originale

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Durante il nostro viaggio a Mauritius abbiamo avuto modo di immergerci nella cultura locale, e ne ho approfittato per approfondire lo studio dell’induismo, fortemente presente sull’isola. Una cosa che mi ha colpito molto nei templi indù è la presenza della svastica come simbolo religioso. Da quando il nazismo si è (indebitamente) appropriato di questo simbolo, esso richiama per molti di noi unicamente immagini più che spiacevoli.

Utilizzato fin dal periodo paleolitico, questo simbolo ha sempre avuto una valenza positiva. Il suo nome deriva dal sanscrito e il suo simbolismo richiama la forma del sole e tutto ciò che vi ruota intorno. Emblema del dio Viṣṇu e del suo avatar Kṛṣṇa, era da sempre un simbolo sacro e di buon auspicio.

Utilizzata anche dai buddisti, la croce uncinata rappresenta l’infinito racchiuso nella coscienza di ogni buddha (risvegliato).

Cercando maggiori informazioni in rete ho letto che il simbolo era anche utilizzato dai nativi americani, che però lo abbandonarono durante la seconda guerra mondiale per via della valenza che aveva acquisito a causa del partito nazionalsocialista tedesco.

Riflettendo sulla svastica mi è venuto in mente un altro concetto spesso evocato nei testi antichi dello yoga e poi completamente snaturato da Adolf Hitler ed è quello dell’Ariano. Il termine Ariano ricorre regolarmente nei Veda e nelle Upanishad. Nell’induismo antico il termine “ariano” (dal sanscrito Arya) stava ad indicare una persona nobile e pura. Questo significato è stato completamente stravolto da Hitler quando ipotizzò l’esistenza di una razza “pura” discendente da un antico (V – II millennio A.C.) ceppo indoeuropeo.

L’utilizzo di questo termine fu traviato inizialmente dagli inglesi che, quando colonizzarono l’India, imposero il sistema delle caste, nel quale i bianchi conquistatori (definiti ariani) si trovavano all’apice. Questo convinse gli ignari nativi non solo della superiorità dei colonizzatori ma del fatto che fossero stati loro (gli ariani erano citati nei testi sacri) a scrivere i Veda e gli altri testi di riferimento dell’Induismo.

Hitler aggiunse in seguito ulteriori criteri di discriminazione, ipotizzando sotto-gruppi nelle razze ariane, dei quali i popoli di lingua germanica erano – ovviamente – gli esponenti più puri. Le popolazioni inferiori erano, secondo il dittatore, la causa del declino della società e per tale motivo andavano eliminate.

Nelle culture buddiste e induiste il significato della svastica e il concetto originale di ariano rimane invariato, mentre in Europa e in America entrambi rievocano drammaticamente il regime nazista. Non stupitevi quindi se, viaggiando in oriente, vi imbatterete in templi che espongono la croce uncinata e in saggi che aspirano a diventare ariani.