Meditare per Trovare Se Stessi

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“Come faccio a trovare me stesso?” Chiese un allievo a Nisargadatta Maharaj, “Togliendo tutto quello che non sei” rispose il maestro.

Questo esercizio di concentrazione serve per “staccarsi” da tutto quello che crediamo di essere, facendo spazio al nostro “sé” più profondo.

Sedetevi in una posizione comoda, con la schiena ben diritta e possibilmente senza supporto. L’esercizio si svolge in cinque fasi:

  1. Respirate tranquillamente, attraverso il naso, e ripetete mentalmente il mantra ham-sa* (ham  inspirando, sa  espirando).
  2. Concentratevi semplicemente sul fatto di “essere”, senza alcun aggettivo.
  3. Cercate delle caratteristiche che vi contraddistinguono. Che siano caratteristiche fisiche (sono alto/basso, biondo/bruno), mentali o ideologiche (paziente/impaziente, calmo/agitato, ateo/cristiano, di destra/di sinistra, eccetera). Respingete mentalmente ciascuna di queste etichette. Il vostro vero sé non è né biondo né bruno, né alto né basso e, per quanto possa essere difficile da ammettere, nemmeno di destra o di sinistra. C’è qualcosa di più profondo che va oltre tutte queste definizioni, ed è lì che cerchiamo di andare.
  4. Concentratevi nuovamente sul semplice fatto di essere, senza etichette e senza definizioni.
  5. Ripetete mentalmente il mantra ham-sa.

Ogni fase durerà tra i cinque e i dieci minuti (se non avete abbastanza tempo, meglio ridurne la durata piuttosto che rinunciare alla pratica). Potete andare “ad occhio” oppure impostare un timer.

Se, dopo aver praticato, avete delle osservazioni da condividere, vi invito a parlarne nei commenti a questo post.

 

*Hamsa è il nome sanscrito del cigno. Il termine significa, letteralmente, “Io sono quello”.