Genova e il Festival della Scienza

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La scorsa settimana siamo stati a Genova per due occasioni molto speciali: il compleanno di Ettore, figlio di Edoardo e Maddalena e grande amico di Leonardo e, contemporaneamente, il Festival della Scienza.

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Eravamo già stati in questa splendida città lo scorso anno quando i nostri cari farmacisti genovesi ci hanno guidati in un tour poetico tra i vicoli. Questa volta, tra una focaccia e un incontro a sorpresa (anche la nostra amica Gloria si trovava casualmente da quelle parti), abbiamo visitato anche il Festival della Scienza.

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Lì abbiamo scoperto cos’è un taumatropio, antenato dei cartoni animati…

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osservato il vortice di fuoco…

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riciclato la carta…

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e visitato la mostra «fragili equilibri», una meravigliosa installazione creata e illustrata da Raffaello Ugo, che ha saputo catturare magicamente l’attenzione di grandi e piccini. Mentre lui parlava, mentre azionava le sue sculture create con materiali di riciclo e animate dall’acqua, tutti gli occhi erano puntati su di lui, le bocche spalancate e silenziose.

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Per concludere la giornata sono stata con Edoardo alla conferenza «Italia x 10: il bello della ricerca», durante la quale 10 relatori presentavano, avendo a disposizione 10 minuti ciascuno, il proprio progetto. Il mio preferito? Trail Me Up di Fabio Zaffagnini. Ogni settimana, dice la sua bio, Fabio «salta fuori con un’idea rivoluzionaria che dovrebbe cambiargli la vita e far progredire l’umanità». Una di queste meravigliose idee è stata quella di mappare sentieri scoscesi e strade non percorribili in auto. Dopo aver tentato di proporre la sua idea a Google ed essersi preso una porta in faccia, Fabio non si è dato per vinto e ha deciso di portare avanti il suo progetto da sé. Presto, ne sono certa, sarà Google a venire a bussare alla sua porta. Nel frattempo, lui si è inventato il lavoro più bello del mondo. Se volete dargli una mano mappando un sentiero vicino a casa vostra, andate su trailmeup.com e cliccate su «reclutamento».

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Il giorno dopo i nostri amici genovesi ci hanno portati da Marescotti (luogo da aggiungere assolutamente alla vostra lista di luoghi da visitare quando andrete a Genova), dove Ettore ha soffiato le sue nove candeline.

Siamo ripartiti con una bella scorta di focaccia genovese, con la quale abbiamo deliziato i nostri amici francesi all’ora dell’apéro. E con la promessa di tornare presto: ci sono ancora tantissime cose da vedere a Genova!