Oggi vorrei parlarvi dei silent-book, i libri senza parole.
Qualche tempo fa, al termine di una lettura animata in una libreria, a una mamma che mi chiedeva di indicarle un libro per il suo bimbo di circa tre anni, suggerii appunto un silent-book. Dopo averlo sfogliato rapidamente, ricordo che la mamma in questione mi guardò sconcertata esclamando: “Ma qui non c’è scritto nulla!”. Io le spiegai che, essendo un libro fatto di sole illustrazioni, lasciava grande spazio all’immaginazione: lei e il suo bambino si sarebbero divertiti un mondo provando a inventarsi a turno la storia. La signora, però, mi rispose che la sera era sempre così stanca che era già tanto se riusciva a trovare la forza di leggere qualcosa a suo figlio, figurarsi se doveva anche inventarsi le parole. Lasciai perdere il silent-book e le proposi un altro libro, con il testo stavolta. Ma in cuor mio pensai che era un vero peccato, e che probabilmente la signora in questione non sapeva che cosa si stava perdendo.
I silent-book rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai nostri figli, ma anche uno strumento infallibile per svilupparne la fantasia, la creatività, la capacità di espressione. Essendo totalmente, o quasi, privi di testo, siamo noi o, ancor meglio, i bambini a inventare i dialoghi dei personaggi, i suoni, la storia stessa. E questa storia sarà ogni volta diversa, perché influenzata dalle emozioni del momento. E’ sufficiente dare il la con il classico “C’era una volta…”, e poi lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
Ma i silent-book offrono un’altra possibilità: in un mondo come il nostro, dominato dalla comunicazione multimediale, dalle urla e dai messaggi logorroici che ci bombardano di continuo e da ogni dove, i libri fatti di sole illustrazioni possono costituire un rifugio, un porto sicuro in cui rannicchiarsi e godere semplicemente della bellezza e della potenza espressiva delle immagini. Fornendo ai nostri bambini un’arma in più nella guerra della comunicazione: il silenzio. Perché è anche apprezzando il silenzio che si impara a comunicare.
Eccovi dunque, qui di seguito, una piccola selezione di silent-book, scelti fra quelli preferiti da me e Tatù.
Si tratta, in genere, di titoli adatti a bambini dai tre anni in su. Ma l’indicazione è relativa: se i vostri piccoli sono già abituati ai libri, potete proporglieli tranquillamente anche prima. E in ogni caso, la qualità di questi volumi è talmente elevata da renderli adatti a tutte le età: vi ci appassionerete voi stessi, garantito!
L’onda, di Suzy Lee, Corraini Edizioni. Storia dell’incontro di una bambina con il mare, dapprima osservato con curiosità e a distanza, poi sfiorato e infine “giocato” fra spruzzi e scherzi, in compagnia di un buffo stormo di gabbiani. Le magnifiche illustrazioni  – realizzate a due soli colori, il nero del carboncino e l’azzurro – sono di Suzy Lee, pluripremiata e geniale artista coreana, della quale le edizioni Corraini hanno finora pubblicato altri tre titoli, altrettanto interessanti: Alice in Wonderland, Mirror e Ombra.
Il palloncino rosso, di Iela Mari, Babalibri. Una bolla di chewing-gum si trasforma, pagina dopo pagina, in pallone, mela, farfalla, fiore e, per finire, in un ombrello tenuto in mano dallo stesso bambino che aveva fatto la bolla col chewing-gum.
Il palloncino rosso è il primo libro di Iela Mari, un’artista che, verso la fine degli anni Sessanta, ha rivoluzionato il mondo dell’illustrazione e della grafica per l’infanzia, creando una serie di libri che erano assolutamente all’avanguardia per quell’epoca, ma che, nel corso del tempo, sono diventati classici della letteratura per ragazzi. Oltre al celebre Il palloncino rosso, degni di nota sono anche L’albero, La mela e la farfalla, L’uovo e la gallina, Animali nel prato, sempre editi da Babalibri: tutti libri senza parole, capaci di raccontare, con immagini semplici ma altamente evocative, i misteri della natura.
Solo tu mi vedi, di Carla Sabrià e Mabel Pièrola, Lapis Edizioni. Un gruppo di bambini trova nel giardino della scuola un piccolo gnomo davvero speciale, e una bimba decide di prenderlo con sé. I grandi però non riescono a vederlo… Solo tu mi vedi fa parte di una collana, “I senza nome”, che la casa editrice Lapis ha interamente dedicato ai silent-book, e che comprende altri sette titoli.
E ora, come al solito, a voi la parola, è proprio il caso di dirlo. Vi piacciono i libri senza parole? E quale consigliereste?