San Michele

Questa è una delle storie preferite di Leonardo.
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In una città chiamata Selem si trovava un lago. In esso abitava un drago che uccideva chiunque incontrasse. Per placare la sua ferocia, gli abitanti della città gli offrivano ogni giorno delle pecore.
Quando non ci furono più pecore, furono costretti ad offrire al drago, ogni giorno, un giovane estratto a sorte. Un giorno fu estratta la figlia del re, che offri’ al drago tutte le sue ricchezze in cambio della vita della figlia. Gli abitanti, che avevano sacrifcato i loro figli, si ribellarono e la principessa si avvio’ verso il lago.

In quel momento arrivo’ San Giorgio, un giovane e valoroso cavaliere, che decise di salvare la principessa. Stremato dal combattimento, invoco’ San Michele Arcangelo. San Michele diede a San Giorgio la sua spada, con la quale egli trafisse a morte il drago.
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Esistono molte versioni di questa leggenda. Questa è quella che raccontiamo in casa nostra e che viene spesso rappresentata dai miei figli quando ci deliziano con uno spettacolo di marionette.
Il 29 settembre si festeggia San Michele. Molti associano questa ricorrenza con l’equinozio d’autunno. Le giornate si accorciano, la luce scarseggia e a San Michele chiediamo di proteggerci dalle tenebre. Ancora una volta, i modi di festeggiare questa ricorrenza sono numerosi. L’anno scorso ci siamo recati alla Sacra di San Michele, visita che i bambini ricordano ancora con piacere.
Quest’anno saremo in pieno trasloco. Credo quindi che ci limiteremo al racconto della leggenda (con l’inevitabile rappresentazione che sicuramente ne seguirà) e alla preparazione del Pane del Drago, che potrete ammirare nei prossimi giorni.
Il 29 settembre per noi ha un doppio significato. E’ infatti la data (teorica, si intende, quella stimata dai medici) del concepimento di Leonardo. Chissà, forse proprio per questo la storia di San Michele gli è cosi’ cara…
Lo sapevate? Si narra che, cacciato dal Paradiso da San Michele, Satana cadde sulla terra e fini’ in un cespuglio di mirtilli, che maledi’. Per questo, dal 29 settembre in poi, si dice che i mirtilli non siano più buoni (un po’ come le ciliegie dopo San Giovanni…).